Percorso della Pace
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09 Santuario della Madonna del Sasso

Santuario della Madonna del Sasso, Orselina

Testi di Rodolfo Huber

Ci troviamo all’entrata del Santuario della Madonna del Sasso, la cui origine risale all'apparizione miracolosa della Vergine, nel 1480, a fra' Bartolomeo Piatti da Ivrea, del convento di San Francesco di Locarno. Sulla sommità rocciosa affacciata sul Lago Maggiore furono dapprima costruite due cappelle consacrate nel 1487 e successivamente, un poco più a valle la chiesa dell'Annunciata, consacrata nel 1502. Da questo nucleo iniziale si è sviluppato il sacro monte probabilmente ispirato a quello costituito dal frate francescano Bernardino Caimi a Varallo Sesia verso la fine del XV secolo. Il complesso si sviluppò ulteriormente nel XVII secolo con la costruzione delle cappelle del sacro monte, la via crucis e la trasformazione del complesso in Santuario con l’annesso convento.

Nel 1848 il Santuario fu secolarizzato e diventò proprietà del Cantone Ticino. Successivamente i frati francescani furono sostituiti dai Cappuccini. Il Santuario è poi stato trasformato e restaurato a più riprese alla fine dell’Ottocento, verso la metà del XX secolo e nuovamente con importanti lavori alla fine degli anni '70. Nel 2004 ha avuto inizio la prima tappa di un ulteriore restauro complessivo concluso nell’autunno del 2012. Nel 2015 il governo del Canton Ticino ha candidato il Sacro Monte per un suo inserimento nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Nel 1925, durante la Conferenza di Locarno, sfruttando la posizione preminente del monumento sovrastante la città, il Santuario fu illuminato con una ghirlanda di lampadine elettriche per formare la scritta “PAX”. Di notte la scritta luminosa si stagliava sullo sfondo scuro della montagna, come un faro che indica la giusta direzione oppure come un’invocazione di speranza dei popoli. Lo spettacolo impressionò i delegati e i giornalisti.

E difatti durante i dieci giorni in cui l’ ”Europa si riunì a Locarno”, come ebbe a dire lo storico Mario Agliati, nei momenti di riposo e di svago che si intercalavano alle impegnative sedute delle trattative diplomatiche, il Santuario fu mèta d’escursione delle delegazioni internazionali. Diverse memorabili fotografie ritraggono i delegati delle nazioni riunite a Locarno sul sagrato della chiesa.

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