Questo palazzo fu progettato dall’architetto locarnese Giuseppe Pioda e costruito nel 1837. Era stato commissionato da una società di azionisti formata dalle più facoltose famiglie della città sede del governo cantonale. Infatti la Costituzione cantonale del 1814 aveva stabilito che le Autorità avrebbero dovuto soggiornare, a turni di sei anni, nei tre capoluoghi ticinesi: Lugano, Bellinzona e Locarno. Tra il
1821 e il 1881 Locarno fu capitale del Ticino per quattro volte. Poi fu deciso che la capitale sarebbe rimasta stabilmente a Bellinzona. Perciò il Palazzo del Governo perse la sua funzione.
Nel 1917 il Palazzo fu acquistato dalla Società Elettrica Locarnese, che ora è chiamata Società Elettrica Sopracenerina. Il Palazzo, ristrutturato a metà Novecento, conserva la sua imponenza neoclassica. Nel 1993 la corte interna fu coperta con un lucernario progettato dall’architetto Mario Botta. Il grande salone al primo piano, in origine la sala del Gran Consiglio, cioè del parlamento cantonale, è regolarmente utilizzata per conferenze, concerti e spettacoli.
Nel 1925, durante la Conferenza di pace, questa sala del Palazzo della Sopracenerina ospitò il “Foyer de la Presse”, gestito dall’avvocato Camillo Beretta, redattore del giornale locale “il Cittadino”. In pochi giorni furono installate 18 linee telefoniche, alcune linee telegrafiche e una trasmittente radio sul tetto.
Un’impresa non da poco a quell’epoca! Il salone principale fu decorato con tappeti persiani, bandiere e quadri, mentre i grandi tavoli, ricoperti di comunicati stampa, giornali e macchine da scrivere facilitavano il lavoro dei corrispondenti. Alla Conferenza internazionale furono accreditati più di 200 giornalisti provenienti da una ventina di nazioni diverse.